Introduzione
Insufficienza renale: terapia in sicurezza

Introduzione

Il paziente ha da sempre un ruolo fondamentale nella sua cura dialitica, di cui può essere protagonista da solo o assieme alle persone a lui vicine nel caso non sia autosufficiente: un familiare, un amico o il caregiver (infermiere specializzato o badante certificato).
Accanto al paziente hanno poi un ruolo fondamentale il team infermieristico, il nefrologo ed altre figure professionali come lo psicologo (o mediatore sociale), il dietista ed il fisioterapista, i quali lavoreranno di concerto per aiutarlo a conoscere e ad eseguire correttamente la dialisi peritoneale.

E’ un lavoro di squadra da svolgersi in perfetta sincronia, poiché il paziente dovrà impegnarsi a rispettare le regole che gli esperti gli daranno per consentirgli di adattarsi velocemente e diventare parte attiva nella sua nuova vita e nella sua nuova cura.

I 6 obiettivi in sicurezza quando si esegue la Dialisi Peritoneale, riportati in questa sezione, sono obiettivi “operazionali”, poiché indicano azioni e modalità di comportamento che il paziente deve essere in grado di adottare, al fine di poter effettuare il trattamento dialitico in modo corretto e sicuro. Essi rappresentano dunque le conoscenze e le competenze minime che un paziente cronico deve aver acquisito per evitare eventuali complicanze acute.

Obiettivo 1

Conoscere la Dialisi Peritoneale

Il primo obiettivo che ci poniamo durante il percorso educativo-formativo del paziente alla dialisi peritoneale è quello di spiegare in dettaglio cos’è il trattamento dialitico peritoneale, come viene effettuato e in quali modalità (manuale o automatizzata).

Un paragrafo molto dettagliato è dedicato alla descrizione della composizione del liquido e delle sacche di dialisi, fornite direttamente a domicilio dal centro di riferimento una volta al mese, che devono essere controllate e conservate secondo apposite indicazioni.

Particolare attenzione è dedicata all’operazione di rinnovo/sostituzione del liquido di dialisi, detta “scambio” e composta di 3 fasi: lo scarico, il carico e la sosta. Nella prima fase il vecchio liquido di dialisi pieno di scorie esce dall’addome del paziente, nella seconda entra il nuovo liquido sterile mentre nella sosta avvengono i passaggi di acqua e sostanze disciolte (urea, creatinina, potassio, fosforo, etc) attraverso il peritoneo: è questo il momento principale della dialisi.

Obiettivo 2

L’igiene come cura

Le infezioni sono le complicanze più temibili in dialisi peritoneale e per prevenirle il paziente dovrà fare in modo di mettere in pratica i suggerimenti e le raccomandazioni ricevute dagli esperti durante le visite ambulatoriali o domiciliari.

Bisogna avere molta cura del catetere peritoneale, lavarsi bene le mani e posizionare una mascherina sul viso (coprendo naso e bocca) durante il suo utilizzo. Una grande attenzione deve essere prestata anche all’emergenza cutanea, cioè il punto da cui il catetere emerge dalla cute, che deve essere asciutta, pulita, non arrossata e senza ferite, la cui medicazione riveste un ruolo fondamentale nel prevenire le infezioni.
Infine, occorre avere un’eccellente igiene quotidiana in generale.

Obiettivo 3

Riconoscere le infezioni

Proprio perché la dialisi peritoneale si esegue maggiormente a casa, sarà necessario che il paziente impari a riconoscere prontamente l’eventuale insorgenza di infezioni (infezioni dell’emergenza cutanea e/o peritoniti).

Il terzo obiettivo in sicurezza è dunque quello di conoscere e riconoscere i segni e sintomi dei processi infettivi e delle terapie cui sottoporsi, unitamente alle misure correttive che il paziente può intraprendere.

E’ importante conoscere anche gli altri imprevisti che possono verificarsi in relazione alle operazioni di carico e scarico, a rotture o sconnessioni di catetere ed elementi del set, per concludere con l’illustrazione di situazioni dolorose a carico dell’addome o di colorazione anomala del liquido di dialisi.

Obiettivo 4

Cosa mettere nel piatto

Un’alimentazione corretta e bilanciata (composta da carboidrati, proteine, grassi, minerali e liquidi) è fondamentale per chi esegue un trattamento dialitico. E‘ necessario quindi, mettere in pratica tutte le indicazioni alimentari fornite dal dietologo o dietista.

Obiettivo 5

Le medicine

E’ molto importante per il paziente prendere quotidianamente i farmaci prescritti dallo specialista durante la dialisi. Questi possono essere farmaci antipertensivi, per controllare la pressione arteriosa, diuretici, per diminuire il fosforo o compensare la compromessa produzione ormonale (vitamina D, eritropoietina). In ogni caso sono fondamentali per aumentare lo stato di salute del paziente.

Obiettivo 6

Muoversi

Oltre alla dieta, anche il movimento rappresenta un elemento fondamentale per il paziente in dialisi, facendo i dovuti controlli di idoneità a seconda dell’età ed avendo sempre cura del catetere peritoneale.

Una passeggiata di circa 35-45 minuti al giorno aiuta a diminuire il grasso in eccesso ed il colesterolo cattivo (LDL), oltre a stimolare la peristalsi intestinale.
Oltre alla ginnastica e al ballo, per gli amanti dello sport di gruppo, sono consigliati specifici esercizi per tutto il corpo da poter svolgere anche nella comodità della propria casa.

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